Diario di viaggio tra affreschi ed erbacce tra archeologi competenti e non, tra mosaici e computer alla ricerca di qualche risposta a domande vecchie di secoli
Azzurro su campo nero , l’edificio delle Terme stabiane ruota lentamente poi si apre lasciando intravedere le volte interne e i mosaici dei pavimenti. Infine un tetto fatto di 1000 punti di luce lo ricopre seguendone volumetrie e inclinazioni, simulacro di quello che è crollato sotto il peso di 5-7 metri di ceneri e lapilli la notte in cui il Vesuvio cancellò dalle carte geografiche e dalla memoria degli uomini Ercolano e Pompei.
Dell’antica città sepolta dall’eruzione del 79 dopo Cristo si sono Censiti tutti gli edifici, di ciascuno si sono memorizzati localizzazione, nome, caratteristiche e l’elenco di tutti i testi in cui vengono citati. Si sono inseriti nel computer tutti i diari degli Scavi succedutisi a partire dall’unità d’Italia (1861), tutti gli affreschi presenti, quelli trasportati al museo di Napoli, quelli che sono scomparsi ma restano in copie eseguite da artisti che negli anni hanno visitato Pompei. Infine si è fatto in modo che da ognuna di queste informazioni si potesse accedere a tutte le altre come in un labirinto della conoscenza dove a ogni svolta c’è un nuovo filo d’ Arianna che conduce sempre all’uscita.
Molto resta ancora da fare ma quello che è stato fatto e già uno strumento ben oliato è sicuro per la ricerca spiega ancora a Todini altre iniziative sono più ipotesi che realizzazione un modo per far vedere al mondo dell’Archeologia e dell’arte che l’informatica può essere di immenso aiuto è il caso della riproduzione tridimensionale gli edifici architettonici come le Terme stabiane della simulazione elettronica del restauro di affreschi e dei del libro elettronico una guida turistica per Pompei fatta di immagini e testo in cui a discrezione del lettore Possono aprirsi finestre di approfondimento libri nel libro consultabili da chi vuol saperne di più .
Fonte: “Airone – vivere la natura conoscere il mondo” numero 100 Agosto 1989