Ma continuiamo con i borghi “Patrimonio dell’Unesco” con Minori, perla della Costiera Amalfitana.
Incorniciato dal mare blu e da una vegetazione rigogliosa, era un fiore all’occhiello anche per gli aristocratici romani ed infatti, vi è stata ritrovata una villa patrizia. E’ possibile ammirare le bellezze di quell’epoca in quello che è uno dei musei storici più importanti della Costiera: il museo “Antiquarium”.
Per proteggersi dai Saraceni, venne costruita una torre chiamata “Torre del paradiso”.
Conosciuta anche come la “Città del gusto“, è rinomata per la sua pasta. In particolare, durante i festeggiamenti per la Santa Trofimena, vengono preparati gli “ndunderi“, ossia una pasta molto simile agli gnocchi.
Altri prodotti tipici sono quelli a base di limone.
Padula
Nel cuore del vallo di diano, a Salerno, si conserva questo borgo tipicamente medievale con stradine strette a gradinate, balconi, archi.
Nota soprattutto per la Certosa di San Lorenzo o Certosa di Padula che, per il suo stile barocco, è la certosa più grande d’Italia, elogiata anche all’estero. Al suo interno, c’è il museo della Lucania, con i resti degli scavi della necropoli e uno dei chiostri più grandi dell’Europa, con portico e fontana al centro e un loggiato da cui si vede la Torre dell’orologio.
Ravello