Il 2015 si concluse con un +12% di visite per il sito archeologico di Pompei. Il bilancio 2016 prospetta un’ulteriore crescita
Mancano ancora alcuni mesi per il dato ufficiale, ma nel corso del periodo estivo i tour nella città eterna di Pompei sono stati spesso in testa alle classifiche dei musei e siti archeologici più visitati tra quelli presenti sul territorio nazionale.
Di giorno o di notte, Pompei continua a regalare forti emozioni tra i visitatori che, di anno in anno, aumentano spinti dalla curiosità di visitare una città che la lava del Vesuvio, anziché distruggere, ha reso eterna. Patrimonio del Unesco dal 1997, Pompei ha il potere di trasferire il visitatore nell’antichità romana permettendo di compiere un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo.
Il lavoro svolto negli ultimi anni dalla Sopraintendenza è riuscito a spostare l’attenzione dall’ossessione dei crolli alla bellezza autentica di questo luogo e l’incremento degli ingressi ha permesso l’apertura di nuove aree restaurate, tra domus ed antichi edifici pubblici.
Un successo favorito anche dalla politica della cultura accessibile a tutti attuata dal Ministro Franceschini che, aprendo gratuitamente i luoghi d’arte nella prima domenica di ogni mese, ha contribuito a coinvolgere sempre di più le comunità territoriali.
Dunque, la realtà dell’area archeologica di Pompei come forte attrattore culturale sembra essere confermata ancora una volta e il dati raccolti durante la stagione estiva danno ulteriore prova che il “Grande Progetto“, che vede la Soprintendenza di Pompei in sinergia con la struttura diretta dal generale Nistri, sta conducendo nella giusta direzione per garantire la dovuta valorizzazione al sito archeologico più esteso al mondo.
Cristina Gargiulo