Tracce di autentica storia campana al British museum di Londra
Domenica 24 agosto siamo stati al British museums di Londra , patrimonio dell’umanità di inestimabile valore che risulta essere punto di riferimento per i cittadini britannici ma soprattutto meta prescelta ogni anno da milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo; tra le tante sale adibite all’esposizione di oggetti, manufatti, gioielli , pietre preziose, minerali, graffiti , sculture e tanto altro, risalta al piano terra lungo l’ala Est dell’edificio ” l’Enlightenment gallery ” (stanza 1), originariamente King’s library che assomiglia ad una vera e propria stanza delle curiosità. Gli oggetti qui sono categorizzati in tal modo che la sala appaia come fondamenta del museo la quale contiene una collezione eclettica di reperti che vanno dallo specchio nero di ossidiana usato dal mago John Dee per evocare gli spiriti, alla lama e l’anello di Tipu Sultan.
Tra i tanti manufatti presenti in questa sezione e riguardanti la storia dell’umanità rimaniamo entusiasti di fronte alla presenza di residui di lava del Vesuvio esportati in terra britannica da Sir William Hamilton delegato di re Giorgio 3° a Napoli
Come suggerisce la descrizione nell’immagine soprastante l’emissario si era affascinato se non ossessionato, delle attività del Vesuvio durante i 36 anni vissuti in terra partenopea. Egli riteneva suo compito registrare e riportare tutto in uno splendido racconto illustrato sul Vulcano intitolato “Campi Phlegraei” .
Spostandoci di poche centinaia di metri sempre all’ interno di questa splendida sala cattura la nostra attenzione un altro reperto storico Campano, precisamente una statuetta di Giove padre degli dei, una statuetta di Venere e una di Apollo realizzate sempre nei pressi del Vesuvio .
La presenza di oggetti come questi in musei di notevole importanza è prova di una marcata e secolare notorietà del nostro piccolo ma magnifico territorio che beneficia di una combinazione vincente quale storia e paesaggi naturali di un altro livello, ovviamente è risaputo che la somma di questi elementi non può che avere un esito positivo .