Atrani

Atrani è un comune a sé stante ed è certamente uno dei più piccoli d’Italia visto che il suo territorio è di soli 0,1 chilometri quadrati i suoi confini sono La Torre dello zito in alto, il tunnel della statale ad ovest, la chiesa ad est e ovviamente il mare a sud. Praticamente occupa solo la parte terminale del Vallone Frezzi nel quale scorre, ma adesso è in gran parte coperto il torrente dragone questo minuscolo corso d’acqua ha fornito anche un altro nome al Vallone citato a volte come Valle del dragone. D’estate le acque di questo Rivo scompaiono inghiottite da un baratro detto tanto per essere originali bocca del Dragone.

A proposito del nome del Borgo c’è Chi sostiene che in origine questo sia stato denominato Atrano perché oscuro. Atrani era completamente Murata ma nel 1137 fu saccheggiata è quasi distrutta dai Pisani che vi sbarcarono con le loro 46 galee. Manfredi per sfregio vi aquartiero 1000 mercenari Saraceni i quali tra gli altri gravi danni che vi recarono corruppero a tal punto la lingua e l’accento locale che il Camera scrisse 《La pronunzia degli atranesi disgusta sensibilmente gli orecchi》 e secondo Giustiniani 《il loro linguaggio e spiacevole al sommo》 Ad Atrani rimasta unita ad Amalfi fino al XVI secolo risiedevano i nobili amalfitani e i visi incoronavano e si seppellivano i Dogi questo minuscolo comune anche parecchi secoli dopo la caduta della vicina Amalfi è sempre rimasto molto attivo nel campo industriale e commerciale alla fine del diciottesimo secolo vi erano ben quattro fabbriche di panni di lana e addirittura 30 macchine per lavorare pasta fine e Maccaroni e contava circa 2000 abitanti.

Ravello

Il toponimo Ravello (Rivello o Raviello) deriva da Rebellum antico nome originato dal fatto che il borgo fu fondato da un gruppo di amalfitani che, ribellatisi ai propri governanti si allontanarono dalla loro città di origine. Anche Ravello che non sta proprio sul mare dovete eseguire le disposizioni di Don Pedro di Toledo e costruire una Torre Costiera nel suo tenimento detto ficarola nome poi attribuito alla torre detta anche la Fico. La Torre dello Scarpariello questo il nome con il quale è più comunemente conosciuta e del tipo a pianta quadrata ed è stata più volte modificata sostanzialmente mantiene ancora la forma esterna originaria Ma l’interno è stato completamente cambiato e alcune aperture sono state aggiunte.

 

Fonte: la memoria storica Giovanni Visetti: le coste di Sorrento e di Amalfi toponomastica antica moderna e dialettale.